@article{Ceccherelli_Volterrani_2022, title={The digital inclusion of vulnerable people in the community development process: Action research in Reggio Calabria in southern Italy}, volume={20}, url={https://rosa.uniroma1.it/rosa03/mediascapes/article/view/17748}, abstractNote={<p>Questo articolo presenta i primi risultati di una ricerca-azione in corso nel quartiere Pellaro di Reggio Calabria (Sud Italia). Questa ricerca-azione mirava ad attivare un processo di sviluppo di comunità all'interno di un quartiere cittadino caratterizzato sia da un'ampia popolazione vulnerabile che da un'alta densità di criminalità organizzata, impiegando un approccio teorico che fa riferimento alle pratiche urbane e mediatiche e alla costruzione mediata della realtà sociale (Blockland 2017; Couldry 2004; 2012; Couldry & Hepp, 2017; Stephansen & Trerè, 2020).</p> <p>L'attivazione del processo di sviluppo della comunità si è concentrata sull'intreccio tra la mediatizzazione profonda e la vita quotidiana delle persone del quartiere (Hepp 2015; 2020). In particolare, sono state sviluppate azioni che hanno permesso la crescita di competenze sociali e digitali/sociali tra le persone più vulnerabili. In un'ottica di edu-comunicazione (Barbas 2020), queste persone sono state facilitate a diventare protagoniste del processo di sviluppo relazionale territoriale e digitale, anche grazie all'utilizzo di piattaforme di partecipazione e di comunità sia di natura commerciale (es. Google Maps con qualche modifica), sia co-costruite dai cittadini e rese facilmente accessibili anche a chi aveva meno competenze digitali di base. Nonostante la presenza di un'alta densità di criminalità organizzata ('ndrangheta), nessun ostacolo ha impedito lo sviluppo delle relazioni digitali/sociali, almeno in questa prima fase del lavoro.</p> <p>Tre aspetti saranno esaminati con particolare attenzione all'interno del paper: a) la capacità di sviluppare relazioni duali (sociali e digitali) all'interno di un contesto comunitario periferico, marginale e vulnerabile come quello del Sud Italia; b) il profondo intreccio tra comunità tradizionali e comunità mediate (Hepp 2020) anche se queste sono costituite per lo più da persone vulnerabili; c) la potenzialità dei media digitali di rispondere a specifici bisogni della popolazione (Couldry 2012) garantisce la sua realizzazione con la parte più vulnerabile della popolazione solo se quest'ultima viene resa protagonista delle sue azioni dando voce alle persone (Couldry 2010) e attraverso processi di empowerment dal basso e di edu-comunicazione (Freire 1970; Barbas 2020).</p>}, number={2}, journal={Mediascapes journal}, author={Ceccherelli, Alessio and Volterrani, Andrea}, year={2022}, month={dic.}, pages={91–108} }