Semestrale di studi e ricerche di geografia https://rosa.uniroma1.it/rosa03/semestrale_di_geografia <div align="JUSTIFY"> <p>La rivista, fondata nel 1988, è erede delle "Pubblicazioni dell'Istituto di geografia", edite dal 1931. Inserita dall'Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca nell'elenco delle riviste scientifiche di classe "A" dell'Area 11 (Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche), Settore B1: Geografia e, al 18/02/2014, nell'elenco delle riviste scientifiche dell'Area 8 (Ingegneria civile e architettura), dell'Area 13 (Scienze economiche e statistiche) e dell'Area 14 (Scienze politiche e sociali). </p> </div> Sapienza Università di Roma it-IT Semestrale di studi e ricerche di geografia 1125-5218 Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:<br /><br /><ol type="a"><li>Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una <a href="http://creativecommons.org/licenses/by/3.0/" target="_new">Licenza Creative Commons - Attribuzione</a> che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.</li></ol><br /><ol type="a"><li>Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.</li></ol><br /><ol type="a"><li>Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata (Vedi <a href="http://opcit.eprints.org/oacitation-biblio.html" target="_new">The Effect of Open Access</a>).</li></ol> Prefazione https://rosa.uniroma1.it/rosa03/semestrale_di_geografia/article/view/19258 <p>Prefazione</p> Matteo Motolese Copyright (c) 2025 Semestrale di studi e ricerche di geografia https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2025-12-10 2025-12-10 2 sup. 10.13133/2784-9643/19258 Risorse digitali per la ricerca letteraria e linguistica. Fonti, edizioni, corpora. Note introduttive https://rosa.uniroma1.it/rosa03/semestrale_di_geografia/article/view/19256 <p>Avviata alla fine del 2022, l’attività dell’Unità di ricerca della Sapienza Università di Roma nell’ambito dello Spoke 3 (Digital Philology) del PE5 CHANGES si è articolata in modo parallelo sui cinque Work Packages previsti all’interno dello Spoke, secondo una divisione delle indagini attuata in primo luogo sulla base delle competenze disciplinari. In particolare, Daniele Bianconi, Matteo Motolese ed Emilio Russo si sono concentrati sugli obiettivi definiti nei WP 1-3, di taglio più schiettamente paleografico, filologico e letterario, sotto il coordinamento dell’Unità di ricerca dell’Università Federico II di Napoli (coordinatore Andrea Mazzucchi), mentre Paolo Di Giovine e Marco Mancini hanno operato sulle linee di indagine di taglio glottologico e linguistico previste dai WP 4-5, entro una stretta collaborazione con l’Università di Bergamo (coordinatrice Barbara Turchetta). Pur con questa divisione di massima, riflessa nella costituzione di due linee di ricerca (Linea 1:<em> Risorse digitali per la ricerca letteraria. Fonti, edizioni, corpora</em>; Linea 2<em>: Risorse digitali per la ricerca linguistica. Fonti, edizioni, corpora</em>), il lavoro dell’Unità di Sapienza si è svolto in uno spirito di costante confronto, una collaborazione che ha coinvolto i membri facenti parte della massa critica del gruppo di ricerca, altri colleghi del dipartimento che hanno preso parte alle ricerche e i giovani ricercatori assunti a contratto nell’ambito del progetto. L’esperienza ha confermato, anche in questo passaggio specifico, la bontà di un assetto dipartimentale nel quale sinergie e progetti comuni si sviluppano in maniera proficua intorno a un asse principale di natura linguistica e filologica.</p> Emilio Russo Paolo Di Giovine Copyright (c) 2025 Semestrale di studi e ricerche di geografia https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2025-12-10 2025-12-10 2 sup. 10.13133/2784-9643/19256 Termini dialettali geografici e toponomastica: il controllo simbolico del territorio https://rosa.uniroma1.it/rosa03/semestrale_di_geografia/article/view/19238 <p>Prendendo spunto da un’opera scientifica monumentale, qual è l’Atlante Linguistico<br>Italiano (ALI) – una raccolta sistematica di carte geografiche a tema linguistico, avviata<br>nel 1924 ma tuttora in corso – l’articolo intende evidenziare alcuni tratti in comune tra<br>saperi linguistici e saperi geografici. Questi saperi bene si confrontano quando i termini<br>dialettali considerati si relazionano con il territorio, divenendo toponimi. In questo caso<br>è evidente il transito culturale dallo spazio, sempre presente nelle indagini di geografia<br>linguistica, al luogo: un passaggio che segna l’esito di un dialogo temporale stabilito fra<br>una collettività e il suo spazio vissuto. Come esemplificazione di possibili collaborazioni<br>tra linguistica e geografia, si considera anche un’iniziativa, avviata da Osvaldo Baldacci<br>negli anni Settanta e Ottanta dello scorso secolo, con la realizzazione di un «Glossario di<br>termini geografici dialettali della regione italiana», rimasto purtroppo limitato a poche<br>regioni italiane: Molise, Basilicata, Umbria, Liguria e Lazio.</p> Gino De Vecchis Copyright (c) 2025 Semestrale di studi e ricerche di geografia https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2025-12-10 2025-12-10 2 sup. 10.13133/2784-9643/19238 L’Atlante Linguistico Italiano: storia, metodi e sviluppi https://rosa.uniroma1.it/rosa03/semestrale_di_geografia/article/view/19237 <p>L’opera dell’Atlante Linguistico Italiano viene avviata nel 1924 seguendo un’impostazione propria alla<br>prospettiva geolinguistica promossa da Jules Gilliéron, autore dell’Atlas Linguistique de la France.<br>Numerose innovazioni sul piano metodologico e la consistenza in termini di punti di indagine e<br>ampiezza del questionario ne fanno una delle più importanti imprese dialettologiche italiane. A cento<br>anni dalla sua fondazione sono stati pubblicati 10 volumi di mappe ed è stata avviata la digitalizzazione<br>delle carte avendo come obiettivo la restituzione di tutta la ricchezza del dato linguistico che è corredato<br>di informazioni di tipo sociolinguistico ed etnografico. L’articolo illustra dapprima le fasi di ideazione e<br>raccolta del materiale, per poi mostrare il processo di elaborazione dei dati in vista della stampa e della<br>loro successiva digitalizzazione, in seno a un progetto PNRR e un progetto PRIN.</p> Matteo Rivoira Massimo Cerruti Alberto Ghia Barbara Turchetta Copyright (c) 2025 Semestrale di studi e ricerche di geografia https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2025-12-10 2025-12-10 2 sup. 10.13133/2784-9643/19237 L’Atlante Linguistico Italiano e gli studi geografico-storici. Proposte di ricerca sulla montagna a partire dalle inchieste della “Parte Speciale” https://rosa.uniroma1.it/rosa03/semestrale_di_geografia/article/view/19235 <p>Se è vero che tradizionalmente la toponomastica costituisce un terreno di convergenza tra studi storico-<br>geografici e linguistici, la Parte Speciale dell’Atlante Linguistico Italiano (ALI)  non ancora fruibile nella<br>versione a stampa e accompagnata da un corredo di tipi illustrativi, fotografie e note connessi alle<br>inchieste condotte dai raccoglitori nei territori della Penisola , presenta un cospicuo repertorio di<br>lemmi di interesse geografico che è opportuno processare e approfondire da angolature disciplinari<br>molteplici. Volgendo l’attenzione in particolar modo al fascicolo “Sui Monti” (Parte Speciale IB del<br>Questionario), lo studio ha posto una riflessione in merito a risposte o mancate risposte degli<br>informatori riferibili ad alcuni elementi naturali e antropici legati al territorio di montagna: ghiacciai,<br>nevai, capanne pastorali, forme delle vette. L’analisi delle schedine manoscritte custodite presso<br>l’archivio storico dell’ALI, la cui sede è incardinata nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università<br>di Torino, ha permesso di individuare per un buon numero di località dell’Italia Centrale spie utili da<br>una parte a porre ulteriori questioni teorico-metodologiche nel decodificare lo svolgimento delle<br>inchieste in maniera circostanziata, e dall’altra a indagare le relazioni di lungo periodo tra comunità e<br>ambiente, coadiuvando l’interrogazione dell’atlante con le fonti geostoriche (documentali e<br>cartografiche).</p> Filiberto Ciaglia Copyright (c) 2025 Semestrale di studi e ricerche di geografia https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2025-12-10 2025-12-10 2 sup. 10.13133/2784-9643/19235 Verso un nuovo volto dell’Atlante Linguistico Italiano (ALI). Processi di valorizzazione in ambiente ArcGIS https://rosa.uniroma1.it/rosa03/semestrale_di_geografia/article/view/19236 <p>Il progetto DigitALI, avviato nel contesto del PNRR «CHANGES», ha l’obiettivo di digitalizzare e valorizzare<br>l’Atlante Linguistico Italiano (ALI) attraverso strumenti avanzati e specifiche funzionalità in ambiente GIS.<br>L’iniziativa ha dovuto fare i conti con i limiti di accessibilità dell’ALI cartaceo, integrando e raccordando dati<br>linguistici e socio-demografici, immagini fotografiche e coordinate geografiche, il tutto organizzato in un<br>geodatabase relazionale implementato in PostgreSQL/PostGIS. Un aspetto centrale è la conversione<br>dell’ALIcode – una codifica ASCII usata per rappresentare i dati fonetici – in Unicode e successivamente in IPA,<br>per favorire la compatibilità con standard internazionali e permettere ulteriori sviluppi. Il progetto ha inoltre<br>previsto l’accurata georeferenziazione degli informatori, il trattamento come metadati delle informazioni presenti<br>nei verbali di inchiesta, la ristrutturazione dei dati con script Python e R. Grazie a questi interventi e una serie di<br>concatenazioni tabellari e specifici step metodologici atti a garantire la qualità e sovrapponibilità dei dati migrati<br>in ambiente GIS e la fluidità del flusso di lavoro, è in corso di realizzazione una versione digitale dell’Atlante<br>mediante ArcGIS Pro. In questo lavoro vengono presentate diverse carte digitali che fungono da prodotti di<br>output prototipali, su alcune regioni e a scala nazionale, in grado di supportare interrogazioni interattive e di<br>restituire sottoforma di pop-up i metadati collegati. A livello prospettico, DigitALI rappresenta un esempio di<br>collaborazione interdisciplinare che apre una serie di strade per studi linguistici, geografici e storici, contribuendo<br>a favorire in modo significativo la fruibilità e l’analisi del patrimonio linguistico italiano.</p> Cristiano Pesaresi Davide Pavia Filiberto Ciaglia Lorenzo Ferrarotti Stefano Fiori Copyright (c) 2025 Semestrale di studi e ricerche di geografia https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2025-12-10 2025-12-10 2 sup. 10.13133/2784-9643/19236 Postfazione https://rosa.uniroma1.it/rosa03/semestrale_di_geografia/article/view/19257 <p>L’incontro tra geografi e linguisti sul tema della toponomastica risale a molti decenni di studi e confronti. Ma questi studi non si sono mai concretizzati in opere specifiche, nonostante i convegni nazionali e internazionali si siano susseguiti soprattutto negli ultimi decenni.</p> Cosimo Palagiano Copyright (c) 2025 Semestrale di studi e ricerche di geografia https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2025-12-10 2025-12-10 2 sup. 10.13133/2784-9643/19257