@article{Massa_2023, title={Disconnessioni e riconnessioni alimentari: Intimità, esclusioni e appropriazioni tra le rifugiate e i rifugiati dall’Eritrea}, volume={12}, url={https://rosa.uniroma1.it/rosa03/uomo/article/view/18279}, abstractNote={<p class="p1"><em>Questo articolo indaga i modi in cui attraverso le pratiche, i discorsi, le sensorialità, le </em><em>emozioni, gli affetti e i gusti connessi al cibo, i rifugiati e le rifugiate dall’Eritrea cercano di </em><em>reinterpretare, addomesticare e, eventualmente, ribaltare alcune delle condizioni di precarietà, </em><em>esclusione, oppressione e violenza in cui si trovano imbricati. Attraverso un’etnografia </em><em>multisituata condotta in diversi luoghi della diaspora eritrea (Etiopia, Italia, Svezia, Gran </em><em>Bretagna), il testo esplora il ruolo che prodotti, odori e saperi culinari svolgono nel costruire </em><em>il senso di casa e rinsaldare legami famigliari a distanza di fronte a regimi di frontiera iniqui </em><em>e nel reagire ai processi di inferiorizzazione e razzializzazione esperiti in alcuni contesti </em><em>di approdo. Nel suo insieme, l’articolo cerca di fare luce sulla capacità di soggetti migranti </em><em>in condizioni di svantaggio e marginalità di agire attivamente attraverso il cibo, senza </em><em>schiacciare la nozione di agency su quella di resistenza, ma indagando come norme, costrizioni </em><em>e ingiustizie possano essere interpretate, esperite, abitate e maneggiate in una varietà </em><em>di modi localmente e storicamente plasmati. Talvolta agito, talvolta subito, il cibo emerge </em><em>come una risorsa simbolica, relazionale e morale che consente ai rifugiati e alle rifugiate di </em><em>navigare rapporti diseguali tra gruppi sociali e forme di esclusione e di dare concretezza ai </em><em>processi di definizione del sé e alle riletture del passato coloniale.</em></p>}, number={1}, journal={L’Uomo società tradizione sviluppo}, author={Massa, Aurora}, year={2023}, month={gen.} }