Per una geografia che unisce. Raccordi interdisciplinari della geografia. Incontro di studio in onore di Gino De Vecchis (Roma, 4 dicembre 2017)

Autori

  • Massimiliano Tabusi

DOI:

https://doi.org/10.13133/1125-5218.14980

Abstract

L’aula Odeion della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma è un luogo piuttosto speciale. Non solo incastonato
nella Facoltà di Lettere e Filosofia, a sua volta nel cuore della città universitaria, ma è anche esattamente al centro del Museo dell’arte classica, o “museo dei gessi”. Per entrare nell’Odeion occorre perciò attraversare uno spazio abitato dai calchi delle più belle e famose statue di epoca classica; uno spazio che – forza dello “spirito del luogo” – emana cultura, studio, ricerca.
Una volta entrati ci si trova in una sorta di anfiteatro coperto, le cui gradinate sembrano unire in un abbraccio il pubblico e i relatori. Tutto attorno, calchi di statue del periodo romano. Il suo nome, Odeion, potrebbe (forse) tradursi come “edificio per l’ascolto”: per questo non avrebbe potuto esserci spazio migliore per ospitare l’evento Per una geografia che unisce. Raccordi interdisciplinari della geografia. Incontro di studio in onore di Gino De Vecchis, che si è tenuto lunedì 4 dicembre 2017.

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Fascicolo

Sezione

Diario (a cura di Monica De Filpo)