Presentazione dei libri di Giorgio Mangani “Antichità inventate. L’archeologia geopolitica di Ciriaco d’Ancona” e “Il vescovo e l’antiquario. Giuda Ciriaco, Ciriaco Pizzecolli e le origini dell’identità adriatica anconitana” (Roma, 11 aprile 2017)
DOI:
https://doi.org/10.13133/1125-5218.15035Abstract
Giorgio Mangani è un geografo dalla collocazione difficile. Di quelli chesuscitano riflessioni sulla natura della geografia, su quanto essa sia scienza compiuta e autonoma oppure forma ibrida insofferente a ogni griglia di ripartizione del sapere e fisiologicamente incapace di darsi una sistematizzazione soddisfacente. Con il rischio permanente, per chi contempla la seconda opzione, di sfumare indistintamente verso altri settori scientifici. Infatti, oltre che un geografo, Mangani potrebbe a buon diritto essere considerato uno storico, della cartografia o dell’arte o del costume o, come direbbero in Francia, delle mentalità. Tale è la sua facilità di attraversare i campi disciplinari. I libri in recensione possono quindi essere letti da varie prospettive. Io ho usato quella del geografo politico; così, ad esempio, il ruolo del mito nella costruzione della nazione mi ha interessato in relazione alla “territorializzazione della memoria”, per usare un’espressione di Anthony Smith di cui Mangani è un seguace.
##submission.downloads##
Fascicolo
Sezione
Geoframe (a cura di Epifania Grippo)
Licenza
Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).