Lampedusa: porta di fuga dalla Primavera araba
DOI:
https://doi.org/10.13133/1125-5218.15212Abstract
A pochi mesi dalla Primavera araba e dall’inizio degli sbarchi massicci
degli immigrati sulle coste calcaree di Lampedusa, le notizie del ritrovamento
di nuovi cadaveri nelle acque del Mediterraneo rischiano di
cadere nel silenzio a causa dell’assuefazione. Tra le migliaia d’immigrati sbarcati in primavera a Lampedusa e poi trasferiti verso Nord, un gruppo di 25 tunisini è stato ospitato in una struttura alberghiera di Gualdo Tadino. Gestita dai Padri Salesiani, la struttura può accogliere circa 300 persone e per alcune settimane ha ospitato (dietro rimborso a seguito dei finanziamenti dell’Unione Europea) i 25 tunisini. Alcuni dei 25 tunisini il 16 aprile 2011 hanno rilasciato delle interviste alla scrivente narrando e spiegando le motivazioni della scelta migratoria e pregando di diffondere il loro punto di vista affinché gli italiani potessero comprendere meglio loro stessi e i loro comportamenti.
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