Sull’ignoranza della dialettica globale - locale

Autori

  • Alberto Sobrero

DOI:

https://doi.org/10.13133/1125-5218.15273

Abstract

Che contributo, come antropologo, posso portare in poche righe al
dibattito sul cosiddetto pacchetto sicurezza? Lascio ad altri con diverse
competenze specifiche criticarne sia l’aspetto teorico giuridico, sia la
praticabilità e gli effetti prevedibilmente devastanti. Per quanto riguarda
l’intento politico penso non vi siano dubbi: dare l’immagine di un governo forte, capace di difendere gli interessi e la sicurezza degli italiani.
Un’analisi del contenuto dei giornali filo-governativi potrebbe riassumere gli articoli sulle tragedie del Mediterraneo in una sola ricorrente “unità concettuale”: “È colpa loro. Perché sono partiti?”.
Un antropologo per mestiere deve smontare i concetti e le parole di
senso comune, mostrarne la debolezza o per lo meno il sottinteso  deologico.
Per non farlo, però, nei consueti termini astratti mi richiamerò alla contorta storia legislativa sull’immigrazione. Già il fatto che in poco più di vent’anni si possano contare cinque interventi leggi e una quantità imprecisata di norme e regolamenti dà l’idea di un fallimento complessivo.

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Pubblicato

2009-12-30

Fascicolo

Sezione

Diario (a cura di Monica De Filpo)