L'evoluzione della morfologia e del rischio vulcanico attraverso le foto antiche e moderne

Autori

  • Lisetta Giacomelli
  • Cristiano Pesaresi

DOI:

https://doi.org/10.13133/1125-5218.15349

Abstract

Per sottolineare l'importanza della lettura-interpretazione delle foto durante gli studi sulla morfologia e sul rischio vulcanico, sono stati sintetizzati, nelle Tabb. 1 e 2, alcuni vantaggi che derivano dall'osservazione di immagini relative a un preciso momento storico o a uno specifico evento vulcanico e quelli che si ottengono confrontando fotografie, riguardanti uno stesso soggetto, scattate in periodi diversi. In questo ambito il territorio italiano può essere considerato un laboratorio di indubbio valore; la compresenza, in Italia centro-meridionale e insulare, di edifici vulcanici presumibilmente estinti (Vulcani Laziali, Roccamonfina, Vulture, ecc.) e di apparati in attività persistente (Stromboli ed Etna) o in fase di quiescenza (Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano) e la complessità della loro storia evolutiva rendono la fotografia un valido strumento, che può concorrere alla ricostruzione delle principali tappe succedutesi nel tempo.

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