La navigazione fluviale nella fonte letteraria: note geografiche su due resoconti narrativi di discesa del fiume Po
DOI:
https://doi.org/10.13133/1125-5218.15380Abstract
The literary source as a repertory of the geography of perception: notes on the contemporary image of the river Po
The article aims at providing an example of how literature can contribute to the investigation of geographical imageries related to waterscapes. As a case study, the article focuses on two recent works by the journalist Beppe Gualazzini (Three men on the river Po, 1985) and the professional fisherman Vitaliano Daolio (The Boat on the River, 2015), both set on the banks of the longest Italian river: the river Po. By offering examples from these texts, the article suggests that literature can be useful in analyzing the perception of the territory, the different gazes on the waterscapes, the sense of direction, the sense of colors, offering thus an insight on the subtle threads of “topophilia”.
La source littéraire comme répertoire de la géographie de la perception: notes sur l’image contemporaine du fleuve Pô
L’article vise à fournir un exemple de comment la littérature peut-elle contribuer à l’investigation d’imageries géographiques liées aux paysages d’eau. A titre d’étude de cas, l’article se concentre sur deux oeuvres récentes par le journaliste Beppe Gualazzini (Trois hommes sur la rivière Pô, 1985) et le pêcheur professionnel Vitaliano Daolio (Le bateau sur la rivière, 2015), tous deux se déroulant sur les rives du plus long fleuve italien: le fleuve Pô. En proposant des exemples de ces textes, l’article suggère que la littérature peut être utile pour analyser la perception du territoire, les différents regards sur les paysages d’eau, le sens de l’orientation, le sens des couleurs, offrant ainsi un aperçu
sur les textures subtiles de l’amour pour les places, de la «topophilie».
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