Didattica del paesaggio nei musei: l'esempio del museo archeologico nazionale dell'Etruria meridionale
DOI:
https://doi.org/10.13133/1125-5218.16315Abstract
Il contatto diretto tra pubblico e museo potrà avvenire, oltre che contabelle e pannelli esplicativi, anche (e soprattutto) mediante ricostruzioni,
con audiovisivi che non siano semplici documentari, con spazi adibiti
a laboratori dove il pubblico - e non solo gli studenti - possa attivarsi in
operazioni manuali, con la somministrazione di tests di tipo aperto, con
la rappresentazione del "negativo" (cioè di come sarebbe stato ipoteticamente
il paesaggio senza l'azione di quel bene culturale, ovvero di quella
determinata cultura): quest'ultimo metodo è quanto mai interessante, sia
perché praticamente inusitato, sia perché stimolerebbe la discussione tra
gli stessi esperti, permettendo forse la definizione di questioni insolute.
Tali metodi necessitano di "oggetti" sui quali attivarsi. Quali potrebbero
essere per l'Etruria meridionale?
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Pubblicato
2019-12-16
Fascicolo
Sezione
Articoli
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