Un’analisi geografica delle dinamiche del lavoro pre e post pandemia negli Stati Uniti

Autori

  • Stefano de Falco Università degli Studi di Napoli Federico II
  • Giulia Fiorentino Dip. Scienze Politiche, Università degli Studi di Napoli Federico II

DOI:

https://doi.org/10.13133/2784-9643/17747

Abstract

Dopo la crisi del 2008 e la grande recessione che essa ha comportato, il mercato del lavoro americano ha avuto dal 2012 una ripresa abbastanza rapida perdurata per cinque, sei anni prima di attenuarsi. L’onda d’urto della pandemia nel 2020 ha poi stravolto le dinamiche in corso e ha generato differenziali molto marcati tra Stati ma non tra settori industriali.

Il presente contributo, attingendo ai dati del Bureau of Labor Statistics (BLS), la principale agenzia d'indagine del governo statunitense,  analizza secondo la prospettiva geografica le dinamiche relative all’andamento dei posti di lavoro in vari settori produttivi nel confronto pre-pandemia e anno successivo ad essa.

L’approccio metodologico proposto impiega un test delle ipotesi bivalente, atto a sottoporre a verifica due ipotesi. Una prima ipotesi relativa alla eventuale differenziazione geografica tra gli Stati, dei dati relativi alle variazioni del numero di posti di lavoro persi e recuperati nella finestra temporale descritta. Una seconda ipotesi inerente l’eventuale differenziazione tra i vari settori produttivi a cui i dati fanno riferimento.

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Pubblicato

2022-07-01

Fascicolo

Sezione

Articoli