Mappa immaginaria della poesia italiana contemporanea di Laura Pugno
DOI:
https://doi.org/10.13133/2784-9643/18055Abstract
La collettanea di saggi Mappa immaginaria della poesia italiana contemporanea si apre con le parole di un verso della poesia “La mappa” della poetessa polacca Wisława Szymborska: “Amo le mappe perché dicono bugie”. È una poesia, quella della Szymborska, che in uno spazio ristretto quanto denso accompagna lettori a toccare alcuni nodi importanti del dibattito cartografico contemporaneo. Dal rapporto tattile, fisico ed emotivo del lettore con il piano cartografico, alla sfida dello sguardo d’insieme fino al complesso rapporto fra realtà e rappresentazione, fra carta e vita (con le presenze e le assenze che disegnano l’essenza di ogni mappa). Un’apertura, dunque, con una mappa a versi stretti: una mappa nella poesia che apre un testo dedicato alla mappa della poesia.
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