Dove ricomincia la città. L’italia delle periferie. Reportage dai luoghi in cui si costruisce un paese diverso di Francesco Erbani
DOI:
https://doi.org/10.13133/2784-9643/18207Abstract
La condizione urbana contemporanea non è leggibile se non in una prospettiva transcalare, che sia in grado di tenere insieme la dimensione globale e quella locale e metta in crisi le tradizionali dicotomie tra centro e periferia. Partendo da questi presupposti, ed affrontando la questione dal punto di vista e con gli strumenti del cronista, Francesco Erbani apre il suo volume con una serie di domande, che guidano il suo percorso, ma interrogano anche i suoi lettori: «Che cos’è oggi una periferia? Dov’è? Quali sono i suoi tratti? Che cosa la caratterizza?» (pp. 5-6). Dove ricomincia la città. L’italia delle periferie nasce dall’urgenza di trovare risposta a queste domande e ci guida in un viaggio che assume la forma di una cronaca periferica alternativa, che prova a rileggere il concetto di “periferia” oltre gli stereotipi che molto spesso l’accompagnano. Il primo passo è quello di riflettere, in senso più ampio, sulla «condizione periferica» (p. 6) nel nostro paese, accogliendo così la pluralità di un termine che resiste alle definizioni univoche e si riferisce a spazi multiformi, spesso ai margini eppure in posizioni centrali nelle nostre città: non esista “la periferia”, dunque, ma un insieme multiforme di condizioni periferiche che aprono squarci sulle contraddizioni della città, certo, sulle disuguaglianze, ma anche sulle alternative urbane possibili.
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