Il film geografico: dalla scelta dell’attrezzatura audiovisiva alle potenzialità multimediali. Alcuni spunti di riflessione tra teoria e pratica

Autori

  • Silvy Boccaletti

DOI:

https://doi.org/10.13133/2784-9643/18328

Parole chiave:

film geografico, filmic geography, attrezzatura cinematografica, multimedialità

Abstract

Il film geografico sta progressivamente affermandosi come metodo di ricerca e restituzione incarnato, relazionale, più-che-visuale e più-che- narrativo, utile ad abbracciare le sfide della geografia contemporanea. Tuttavia restano ancora numerose questioni aperte e irrisolte, tra cui quella, apparentemente banale, ma oggi più che mai urgente, di delineare con più chiarezza in che modo il film geografico possa oggi differenziarsi da altre tipologie di audiovisivi. L’obiettivo di questa riflessione, che si pone in continuità con la sintesi sui primi sviluppi della filmic geography presentata in un precedente articolo, è quello di contribuire a fare avanzare il dibattito in corso sull’inserimento della ricerca filmica nel contesto accademico, negli ultimi anni arricchitosi anche grazie ad esperienze di film geografici italiani realizzati nell’ambito di tesi magistrali e dottorali, riflettendo in particolare intorno a tre nodi chiave: la definizione di film geografico, le possibilità di indagine geografica scaturite dall’attrezzatura cinematografica e la relazione tra film geografico e multimedialità.

Biografia autore

Silvy Boccaletti

Dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell'Antichità - DISSGeA - Dottoranda

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Pubblicato

2023-12-28

Fascicolo

Sezione

Articoli