Essere umani sulla Terra. Principi di etica dell’ecumene di Augustin Berque; Pensare il paesaggio di Augustin Berque
DOI:
https://doi.org/10.13133/2784-9643/18359Abstract
Dopo l’edizione italiana di Ecumene. Introduzione allo studio degli ambienti umani a cura di Marco Maggioli (Mimesis, 2019) con i due libri qui recensiti si offre ai ricercatori la possibilità di accedere a tutte le fasi del ragionamento del geografo Augustin Berque, nel suo intento di dimostrare come la Geografia ricopra un posto di rilievo all’interno del dibattito sulle sfide dell’Antropocene. Un dibattito su cui, in Francia – ma questo avviene in tutto il Mondo – filosofi, ambientalisti, antropologi, geografi si stanno confrontando da alcuni anni, riflettendo sulle cause del riscaldamento climatico e sull’inquinamento ambientale. Alcuni imputano la responsabilità di tali eventi alla società industriale occidentale e/o al sistema capitalistico che la regge e riconoscono che la sfida, epocale, prima di essere affrontata deve essere padroneggiata intellettualmente. Tra questi, ancorandosi all’ipotesi Gaia proposta qualche decennio fa dal biofisico James Lovelock, vale a dire un pianeta autoregolante messo in crisi dall’attività umana, Michel Serre, Bruno Latour e altri individuano nel pensiero moderno - nato dopo la rivoluzione copernicana – la distinzione tra cultura e scienza che pongono all’origine della contrapposizione tra l’uomo e la natura.
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