Toponimi o odonimi? Aspetti critici e considerazioni metodologiche di una terra di confine

Autori

  • Gianluigi Salvucci
  • Stefania Lucchetti
  • Damiano Abbatini

DOI:

https://doi.org/10.13133/2784-9643/18366

Abstract

È noto in letteratura che gli odonimi sono un sottoinsieme dei toponimi e si riferiscono esclusivamente ai nomi delle strade[1]. Come tutte le categorie di toponimi, questi servono a trasmettere la posizione di un luogo nel linguagio verbale, rimandando all’elemento geografico o dominante cui si riferisce e di conseguenza alla sua posizione. Per questo motivo esiste una naturale corrispondenza tra tipi di toponimi e segni geografici[2]. Se ci si riferisce ad un fiume ci si aspetta una linea su una carta geografica o eventualmente un poligono di forma allungata; mentre se si tratta di una città sarebbe naturale attendersi un poligono che identifichi il centro abitato o il confine amminitrativo, per quanto spesso ritroviamo dei punti ad indicare la posizione di un’etichetta su una mappa.

 

[1] Vogl, M., 2010. «Defining the Terms: Exonym and Endoym-Standardization of Geographical Names in the United Nations». PhD tanulmanyok 9, p. 625.

[2] Fairbairn, D. J. 1993, «On the nature of cartographic text», The Cartographic Journal 30 (2), pp. 104–11.

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Pubblicato

2023-07-07