La memoria della schiavitù. Politiche di patrimonializzazione del mondo atlantico (a cura di) Claudio Arbore, Marco Maggioli e Giacomo Pozzi
DOI:
https://doi.org/10.13133/2784-9643/18746Abstract
I contributi di ricerca degli ultimi decenni hanno davvero reso più democratico il concetto di memoria, nella sua declinazione materiale e simbolica nello spazio pubblico? O, viceversa, la patrimonializzazione memorialistica dello spazio pubblico è un’ulteriore espressione di quel «produttore di patrimoni» (secondo la definizione di Lazzarotti) che è il turismo, anche nella sua complessa declinazione di «turismo della memoria»? Il ricordo occupa uno spazio centrale nelle politiche di sviluppo locale, ma la sua declinazione turistica sottende un profondo progetto di scelta selettiva degli elementi che lo caratterizzano, selezione destinata a privilegiare la dimensione economica della memoria o viceversa chiamata a sostenere nuove forme di appropriazione da parte di comunità nel tempo marginalizzate. In un modo o nell’altro un percorso destinato a dividere e a generare nuovi fattori di confronto, o di riconoscimento di valori e sentimenti, come nei racconti di Doris Lessing.
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