Il limes coloniale italiano e il ruolo (inesplorato) del Club Africano di Napoli. Nuovi cantieri di ricerca: per una lettura decoloniale in archivio
DOI:
https://doi.org/10.13133/2784-9643/18928Parole chiave:
storia del pensiero geografico, archivi coloniali, NapoliAbstract
Nel contesto del fitto dibattito internazionale che dalla seconda metà del XX secolo ha riletto criticamente i processi di colonizzazione anche grazie all’apporto dei postcolonial studies, il colonialismo italiano rimane un ambito di ricerca relativamente inesplorato, salvo alcune rilevanti eccezioni. Nella fase genetica del processo di colonizzazione italiana, la città di Napoli fu considerata un nodo centrale per la proiezione mediterranea del limes coloniale, come testimoniato dalla fondazione nel 1880 del Club Africano di Napoli (CAfrNA), poi divenuto Società Africana d’Italia (SAI), ovvero il nucleo originario della Società di Studi Geografici e Coloniali di Firenze, affermatasi quale importante sodalizio della geografia nazionale. Il contributo si propone di esplorare il fondo documentale inedito del CAfrNA appartenente all’archivio SAI, conservato presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale”, e ancora in attesa di un adeguato riordino, per un più attento inquadramento del colonialismo italiano attraverso la costruzione di memorie decoloniali.
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