Un’urbanistica contesa tra mobilità e rigenerazione La via della Conoscenza come rigenerazione per gli scali ferroviari
DOI:
https://doi.org/10.13133/2784-9643/18946Abstract
L’interdipendenza tra le infrastrutture di trasporto e la modellazione dello spazio è una relazione simbiotica che modifica la percezione della distanza, tanto da influenzare lo sviluppo di determinate realtà economiche all’interno dello spazio regionale[1]. Per quanto riguarda il sistema di sviluppo urbano basato sui trasporti (TOD) il sistema ferroviario costituisce un campo di studio privilegiato, poiché si basa su infrastrutture lineari estese che necessitano di investimenti importanti che coinvolgono e modificano la struttura urbanistica, richiedendo accordi con le amministrazioni locali. In Italia la costituzione ibrida del Gruppo FS, composto di realtà di diritto privato a partecipazione statale, inserisce un ulteriore livello di complessità sul piano giuridico nella gestione delle aree ferroviarie, soprattutto quando si parla di aree non più funzionali su cui si innestano progetti di rigenerazione urbana.
[1] Spiekermann K., wegener M., «Accessibility and spatial development», in Europe, Scienze Regionali, 5 vol. II, 2006, pp. 15-46.
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