La sociabilidad criolla como proceso aculturativo

Autori

  • Solange Alberro

Abstract

La sociabilità criolla è un campo difficile da circoscrivere dato che solo gli stranieri, spagnoli peninsulari e occidentali in genere, hanno potuto distinguere le sfumature che le conferiscono specificità. Si manifesta pertanto come complesso culturale alternativo durante il periodo coloniale ed è pienamente riconosciuta nel XVIII secolo. 

Sono vari i fattori che intervengono nella sua formazione. Pur essendo i codici di cortesia osservati ufficialmente dall'élite locale, quelli dell'aristocrazia urbana in terra americana non possiedono le basi naturali sulle quali si appoggiano presso le monarchie europee. In effetti non esiste in Nuova Spagna un'autentica corte e ancor meno un'aristocrazia di origine militare e una classe borghese, cosicchè i modelli rivendicati in materia di “buone maniere” non sono il risultato di una precisa sociogenesi e sembrano essere artificiali ed estranei al contesto culturale.

D'altra parte, sono i caciques indigeni coloro che, nei decenni significativi per la formazione delle strutture della società coloniale, elaborano le forme sincretiche su propri modelli aristocratici e su quelli degli hidalgos peninsulari ai quali sono ufficialmente assimilati. In questo modo rinforzano ed accelerano un processo di imitazione e di rivalità che animerà la compagine sociale. Le norme da loro introdotte - formalismo, tendenza alla accumulazione reiterativa, che si manifestano in tutti gli ambiti della sociabilità e in special modo nei codici orali - sono quindi integrate dagli stessi Spagnoli, che si vedono costretti ad inserirsi nella dinamica imitativa e competitiva innescata dai nobili indigeni.

Inoltre, l'educazione ricevuta nei primi anni di vita dai figli degli Spagnoli da parte di donne appartenenti a settori non occidentali, porta a compimento ed interiorizza il processo cui si è prima accennato. Attraverso le procedure dello svezzamento e dell'educazione, sostenute dalle relazioni affettive che li circondano, i condizionamenti della personalità del futuro adulto si distanziano dai modelli culturali propriamente ispanici, introducendo valori, modi e sensibilità che non lo sono. Infine, il ruolo determinante esercitato dalle donne e dai settori ecclesiastici nei processi formativi si riflette in una sociabilità dalle sfumature peculiari. Nella misura in cui è solo una élite, coesa da relazioni diverse, che osserva tali codici sorti questa volta in un contesto locale, questi hanno un carattere essenzialmente familiare, manifestando il loro tono decisamente affettivo. I modi sociali creoli come creazione originale sono quindi un prodotto culturale di ambito domestico mentre i modelli peninsulari dirigono le relazioni in ambito istituzionale e pubblico.

Pertanto, una dualità permanente anima la vita sociale, opponendo i modelli ufficiali, ma vacui a quelli officiosi ma consistenti, in un esempio di costante sfasamento tra forma e contenuto, che sembra caratterizzare la cultura criolla.

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Pubblicato

2019-12-03

Come citare

Alberro, S. (2019). La sociabilidad criolla como proceso aculturativo. L’Uomo Società Tradizione Sviluppo, 2(2). Recuperato da https://rosa.uniroma1.it/rosa03/uomo/article/view/16110

Fascicolo

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