La gente dell'ippopotamo

Autori

  • Tito Spini
  • Giovanni Antongini

Abstract

La società lobi (Burkina-Faso) caratterizzata da una struttura acefala senza esplicite gerarchie, presenta una divisione orizzontale che separa gli individui di "razza pura" da quelli "aggiunti" (schiavi acquistati o prede di guerra). Tale separazione origina forme cultuali che si trasformano in strumenti di riscatto sociale. Al culto dell'ippopotamo - metafora e simbolo del fiume sacro, il Volta Nero - alcuni discendenti di antichi schiavi, esclusi dall'esercizio dei grandi culti matriclanici, affidano il compito di "equilibratore sociale" che agisce sia nella legittimazione di ruoli di potere politico-religioso (indovini, guaritori, capi di mercato...) sia nella delimitazione di aree geografiche.

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Pubblicato

2019-12-03

Come citare

Spini, T., & Antongini, G. (2019). La gente dell’ippopotamo. L’Uomo Società Tradizione Sviluppo, 5(1/2). Recuperato da https://rosa.uniroma1.it/rosa03/uomo/article/view/16167

Fascicolo

Sezione

Articoli