La repatriation, la condivisione e il terzo spazio degli oggetti ambasciatori dei Kanak della Nuova Caledonia
Parole chiave:
repatriation, kanak, condivisione, oggetti ambasciatoriAbstract
Il presente saggio intende soffermarsi su alcuni aspetti problematici del concetto di restituzione attraverso l’analisi delle politiche della repatriation portate avanti dai movimenti dei nativi del Nord America e dell’Oceania. Tali rivendicazioni, pur facendo proprio il discorso universalista dei diritti umani e della tutela del patrimonio, sostenuto da diversi organismi internazionali, si caratterizzano spesso per una irriducibile contrapposizione all’Occidente e per un dogmatico recupero di una “autentica” cultura originaria ripensata in termini di proprietà. Ad esse fanno da contraltare le reazioni di certe realtà museali tese a proteggere le proprie collezioni invocando il principio di inalienabilità del patrimonio nazionale e rivendicando il proprio ruolo di custodi e di principali artefici della valorizzazione dei beni contesi. All’interno di questa riflessione e per cercare di dar conto di possibili percorsi alternativi alle logiche della restituzione, l’interesse si concentra sulle originali proposte dei Kanak della Nuova Caledonia che, attraverso l’innovativa idea degli oggetti ambasciatori, orientata a promuovere le connessioni e relazioni culturali costruite nel tempo da oceaniani ed europei, hanno avviato un fecondo dialogo con diversi musei, dando vita a spazi di condivisione e pratiche di collaborazione.