Pratiche di ordinaria violenza contraccettiva. Il contesto biomedico e l’autodeterminazione riproduttiva tra le donne nahua della Sierra Norte di Puebla, Messico
Parole chiave:
Messico, Violenza, Donne indigene, Salute riproduttiva, Antropologia medicaAbstract
La rilevanza del tema dei diritti riproduttivi in contesto indigeno messicano è tale da costituire per la Comisión Nacional para el Desarrollo de los Pueblos Indígenas un fondamentale indicatore di benessere individuale femminile. Tuttavia, il pieno e autonomo esercizio da parte delle donne della propria autodeterminazione riproduttiva, elemento cruciale della loro agentività in quanto persone, è frequentemente ostacolato da due fattori principali. Da un lato, infatti, i compagni spesso non accettano la volontà delle donne di pianificare le gravidanze e impediscono loro di farlo, facendo leva sulla propria posizione di potere all’interno delle relazioni intra-familiari di genere. Dall’altro, al contrario, il personale ospedaliero insiste nell’imporre alle pazienti un’ampia copertura contraccettiva post-partum, con l’obiettivo di soddisfare le mete demografiche delle politiche di controllo della popolazione dettate dalle Secretarías de Salud statali.
Il presente articolo si concentra su questo secondo elemento, focalizzandosi in particolare sul metodo contraccettivo più diffusamente utilizzato nel contesto indigeno studiato: la OTB, ovvero l’occlusione tubaria bilaterale, più comunemente conosciuta come sterilizzazione femminile. Nello specifico, viene analizzato il processo decisionale che porta la donna a scegliere questo tipo di anticoncezionale e viene evidenziato come l’influenza biomedica giochi un ruolo determinante in qualsiasi circostanza avvenga la scelta di farsi sterilizzare. Infine, l’analisi della procedura ospedaliera di firma del Modulo di Consenso Informato per l’applicazione del contraccettivo post-partum mette in luce come la volontà della donna venga presa in considerazione esclusivamente qualora non si trovi in conflitto con gli imperativi medico-demografici o con la volontà maritale.