Relativismo, assolutismo e «differenza culturale»

Vulnerabilità e produzione di frontiere nella protezione internazionale in Sicilia orientale

Autori

  • Giovanna Cavatorta

Parole chiave:

vulnerabilità, migrazioni e asilo, umanitarismo, Italia, Integralismo europeo

Abstract

La vulnerabilità diventata un vocabolo chiave della politica umanitaria sulla vita. Da un lato viene naturalizzata come una condizione condivisa e, al contempo, in quanto connessa al riconoscimento di bisogni specifici, diventa condizione per accedere alla titolarità di alcuni diritti. Alla base del concetto si trova un’aporia concettuale: tutte le persone sono vulnerabili, ma alcuni soggetti o gruppi lo sono di più. Questo dilemma diventa particolarmente rilevante nel campo della protezione internazionale, dove l’ottenimento dell’etichetta di vulnerabile costitutisce una posta in gioco determinante nell’aver accesso al diritto di restare. Attraverso una ricerca di campo in Sicilia orientale, l’articolo si muove dal riconoscimento di alcune discontinuità in questo ambito. Da un lato si sono estesi i margini per dichiarare vulnerabili tutti gli attori coinvolti nel campo dell’accoglienza, anche i cosidetti autoctoni. Dall’altro, le maglie si sono ridotte, attraverso un tentativo di affinamento delle procedure di valutazione, che dovrebbero includere una sensibilità transculturale. L’articolo si dedica quindi all’analisi delle politiche sulla vulnerabilità all’interno della governance dell’asilo, considerando sia quelle dispiegate dagli operatori dei servizi pubblici che dalle stesse persone migranti. Mostrando che l’allocazione istituzionale dello status di “vulnerabile” è il risultato di pratiche complesse e ambivalenti, che coinvolgono attori, logiche e discorsi differenti, l’articolo esplora la volontà istituzionale di relativizzare e al contempo assolutizzare il proprio lavoro. Illuminando anche le dimensioni legate all’economia politica e alla vulnerabilità strutturale, l’analisi cerca di articolare tre livelli che sono implicati nell’utilizzo della categoria della vulnerabilità nelle politiche immigratorie. L’articolo si chiude, infine, proponendo alcune considerazioni riguardo alla controversa opportunità di continuare a implicare l’antropologia all’interno di questo campo di studio.

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Pubblicato

2022-03-31

Come citare

Cavatorta, G. (2022). Relativismo, assolutismo e «differenza culturale»: Vulnerabilità e produzione di frontiere nella protezione internazionale in Sicilia orientale. L’Uomo Società Tradizione Sviluppo, 11(2). Recuperato da https://rosa.uniroma1.it/rosa03/uomo/article/view/17938

Fascicolo

Sezione

Miscellanea