Cape Verdean womanhood in the age of female migration: towards transnational matrifocality
Parole chiave:
CapoVerde, migrazione femminile, femminilità, identità, genere, matrifocalità, Santo Antão.Abstract
Il presente saggio si focalizza sulla migrazione femminile indipendente a Santo Antão
(Capo Verde) e sui rilevanti cambiamenti che tale processo ha determinato nel luogo
d’origine, sia da un punto di vista economico che di identità socio-culturale. L’analisi
delle storie di vita e delle interviste qualitative mette in luce complesse dinamiche
relazionali tra le donne che migrano e quelle che restano nel luogo d’origine, nonché
i processi di rinegoziazione dell’organizzazione familiare e delle relazioni di genere
indotti dalla mobilità femminile. I rapporti tra donne che migrano e donne che restano
nel luogo d’origine sono complessi e ambivalenti nella società capoverdiana
contemporanea: le migranti infatti sono invidiate, ma anche gravate da obblighi
e aspettative, assumendo il ruolo di insider/outsider. Le donne che restano, a loro
volta, ottengono un potere economico e sociale diventando capi famiglia “surrogati”,
cosa che rinforza la struttura matrifocale già presente a Capo Verde, dando vita a
una nuova famiglia transnazionale, tutta al femminile. La migrazione femminile in
ultima analisi, influenzando le relazioni di genere e le forme di organizzazione familiare,
ha anche messo in discussione il tradizionale modello patriarcale di autorità
maschile intrecciata con una diffusa poligamia informale.