Cape Verdean womanhood in the age of female migration: towards transnational matrifocality

Autori

  • Martina Giuffrè

Parole chiave:

CapoVerde, migrazione femminile, femminilità, identità, genere, matrifocalità, Santo Antão.

Abstract

Il presente saggio si focalizza sulla migrazione femminile indipendente a Santo Antão
(Capo Verde) e sui rilevanti cambiamenti che tale processo ha determinato nel luogo
d’origine, sia da un punto di vista economico che di identità socio-culturale. L’analisi
delle storie di vita e delle interviste qualitative mette in luce complesse dinamiche
relazionali tra le donne che migrano e quelle che restano nel luogo d’origine, nonché
i processi di rinegoziazione dell’organizzazione familiare e delle relazioni di genere
indotti dalla mobilità femminile. I rapporti tra donne che migrano e donne che restano
nel luogo d’origine sono complessi e ambivalenti nella società capoverdiana
contemporanea: le migranti infatti sono invidiate, ma anche gravate da obblighi
e aspettative, assumendo il ruolo di insider/outsider. Le donne che restano, a loro
volta, ottengono un potere economico e sociale diventando capi famiglia “surrogati”,
cosa che rinforza la struttura matrifocale già presente a Capo Verde, dando vita a
una nuova famiglia transnazionale, tutta al femminile. La migrazione femminile in
ultima analisi, influenzando le relazioni di genere e le forme di organizzazione familiare,
ha anche messo in discussione il tradizionale modello patriarcale di autorità
maschile intrecciata con una diffusa poligamia informale.

##submission.downloads##

Pubblicato

2022-04-04

Come citare

Giuffrè, M. (2022). Cape Verdean womanhood in the age of female migration: towards transnational matrifocality. L’Uomo Società Tradizione Sviluppo, 6(1). Recuperato da https://rosa.uniroma1.it/rosa03/uomo/article/view/17956

Fascicolo

Sezione

Articoli

Puoi leggere altri articoli dello stesso autore/i