Non ci resta che ridere. Note su Pasolini etnografo

Autori

  • Alberto Sobrero

Parole chiave:

antropologia e letteratura, Pasolini, realismo critico, etnografia.

Abstract

Nella sua ricerca etnografica, come nelle sue opere letterarie, Pasolini cerca un realismo assoluto, un realismo che abbia almeno tre caratteri: a) una grande forza descrittiva, dettagliata e suggestiva; b) una descrizione libera da vincoli egemonici, ad ogni livello (linguistico, psicologico, storico, culturale); c) e, infine, una descrizione che lasci ampio spazio all’emergere di altre forme di vita. In breve Pasolini si propone di ripensare il concetto di “realismo ideologico” o “realismo assoluto” come una battaglia contro il principio di identità che è nascosto in ogni scrittura. Per capire tutto ciò, piuttosto che l’etnografia e la letteratura del neorealismo, è l’opera di Gadda che potrebbe essere un buon punto di partenza, e, in retrospettiva, sono il pensiero e l’opera di Michel de Certeau che possono essere un buon punto di arrivo.

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Pubblicato

2022-04-04

Come citare

Sobrero, A. (2022). Non ci resta che ridere. Note su Pasolini etnografo. L’Uomo Società Tradizione Sviluppo, 6(1). Recuperato da https://rosa.uniroma1.it/rosa03/uomo/article/view/17959

Fascicolo

Sezione

Articoli