Medicine multiple ontologies in the pre-clinical trial of a South African indigenous medicine (muti)
Parole chiave:
medicina multipla, test preclinici, medicina indigena, Sud Africa, ontologiaAbstract
Gli antropologi hanno messo in discussione il concetto di “pluralismo medico”, che è alla base fin dagli anni Ottanta di molti lavori di antropologia medica. Seguendo questa linea, l’autore propone la nozione di “medicina multipla” che trova utile per affrontare la pluralità in medicina senza dover necessariamente presupporre dei preesistenti sistemi chiusi, ordine e coerenza, anche alludendo alla biomedica e alla conoscenza medica globalizzata, e nonostante la preminenza di quest’ultima. Inizialmente vengono discussi alcuni lasciti del concetto di pluralismo medico. In secondo luogo, l’autore mette in luce le differenze tra tali lasciti e la nozione di “medicina multipla”, che non pone il sociale o il culturale come preesistenti, né la mente come guida dell’azione corporea. In tale approccio l’autore segue una serie di intuizione del lavoro di Ingold, quali i concetti di lines e meshwork (2001). Allo stesso tempo si rifà alla fenomenologia della percezione di Merleau-Ponty (1945), così come alla nozione di corpo multiplo e a una più ampia ontologia dell’oggetto multiplo di Mol (2002). Infine, l’autore, attraverso i dati del suo lavoro sul campo in Sud Africa e in America, definisce le lines utilizzate da individui e medicine muovendosi nei test pre-clinici di una terapia africana. In tal modo l’autore mostra come da questo lavoro emerga la nozione di “medicina multipla” e come essa possa essere applicata in maniera più ampia.