Moralities Colliding in Crisis: the Moral Orientations of Organisational Habitus in a Community Development Programme

Autori

  • Imogen Bayfield

Parole chiave:

società civile, sviluppo comunitario, habitus organizzativo, moralità incorporate, etica del quotidiano

Abstract

Questo articolo si basa su una ricerca etnografica multisituata su un’iniziativa di sviluppo comunitario chiamata Big Local. I residenti di aree marginalizzate dell’Inghilterra sono stati invitati a formare gruppi comunitari per assumere il controllo dei finanziamenti assegnati al loro quartiere e per prendere decisioni su come spendere tali finanziamenti. Questo articolo mostra che i membri del gruppo hanno assunto diversi «habitus organizzativi» (Shoshan 2018): disposizioni sviluppate su come organizzarsi, acquisite grazie a un precedente coinvolgimento in forme di organizzazione collettiva. Tuttavia, piuttosto che concentrarmi esclusivamente sulle pratiche di organizzazione collettiva, suggerisco che questi habitus organizzativi siano ancorati a due diversi «orientamenti morali»: uno intriso di senso di responsabilità verso l’inclusione, l’altro verso un efficace governo delle risorse. Il mio obiettivo è mostrare che le pratiche legate all’habitus organizzativo non possono essere isolate dagli orientamenti morali in esse radicati. In questo modo, il testo dimostra che la moralità non solo è fondamentale per le motivazioni degli individui che si impegnano nell’azione collettiva, per il motivo per cui si impegnano e per quello che sperano di ottenere, ma anche per la pratica stessa dell’organizzazione. L’analisi illustra l’intreccio tra senso e pratica, mostrando come la motivazione a partecipare modella il modo in cui lo si fa. Ciò è significativo dal punto di vista teorico, in quanto illustra che le pratiche di organizzazione non sono semplicemente tecniche ma sono intrise di moralità, e allo stesso tempo ha implicazioni pratiche, in quanto genera una comprensione delle potenziali fonti di tensione, coesione o longevità nei gruppi. Ciò suggerisce che coloro che guidano e agevolano la strutturazione di organizzazioni della societ. civile dovrebbero, allo stesso tempo, veicolare degli scambi su come i gruppi comunitari scelgono di lavorare, sul modo in cui lo fanno e sul perché. Ciò potrebbe aiutare a far emergere le posizioni dei membri in merito al cambiamento che desiderano realizzare, superando le tensioni nei gruppi e coltivando una società civile potenziata che lavora consapevolmente verso la «società ideale» immaginata (Lichterman & Eliasoph 2014).

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Pubblicato

2025-01-10

Come citare

Bayfield, I. (2025). Moralities Colliding in Crisis: the Moral Orientations of Organisational Habitus in a Community Development Programme. L’Uomo Società Tradizione Sviluppo, 14(1). Recuperato da https://rosa.uniroma1.it/rosa03/uomo/article/view/19007