The Diffuse Person: the Moral Worlds of Organ Transplantation

Autori

  • Luigigiovanni Quarta

Parole chiave:

donazione degli organi, antropologia medica, relazioni di care, persona, antropologia della morale

Abstract

Al di là della domanda sulla coerenza del modello maussiano delle pratiche di dono nel contesto del dono del corpo, altre questioni centrali per l’antropologia emergono con forza. Quale ruolo simbolico riveste la parte di corpo prelevata e donata? Che tipo di effetti relazionali produce, circolando nel corpo sociale? Quali campi di discorso avvolgono questa esperienza? Che tipo di pratiche producono? In questo articolo, a partire da due lavori etnografici sulla donazione degli organi svolti negli ultimi anni (2018-2022), intendo affrontare la questione mostrando come si possa interrogare non solo la pratica della donazione ma una molteplicità di nozioni in essa coinvolte. Si tratterà quindi di mostrare come, a seconda degli attori sociali interessati dalla donazione degli organi, operino almeno due nozioni di persona – la persona cartesiana e la persona diffusa. A seconda di quale sia la nozione cui gli attori sociali fanno riferimento, si mostrano al nostro sguardo costruzioni del mondo diverse, si producono saperi locali differenti e, soprattutto, si costruisce un diverso panorama di pratiche etiche, che noi possiamo rileggere e comprendere secondo la prospettiva delle relazioni di care.

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Pubblicato

2025-01-10

Come citare

Quarta, L. (2025). The Diffuse Person: the Moral Worlds of Organ Transplantation. L’Uomo Società Tradizione Sviluppo, 14(1). Recuperato da https://rosa.uniroma1.it/rosa03/uomo/article/view/19011

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