La politica ottimale per il Mezzogiorno:una risposta a Jossa
DOI:
https://doi.org/10.13133/2037-3651/9794Parole chiave:
Fiscal Policy, Policy, Regional Development, Regional, TaxAbstract
La posizione comune con Bruno Jossa è sintetizzata alla fine della sua nota quando egli scrive che gli incentivi fiscali, di natura automatica, costituiscono la politica ottimale per il Sud, aggiungendo di ritenere «che tali incentivi, uniti ad altre misure di risanamento, potrebbero attirare nel Mezzogiorno molti investimenti esterni, che sono preziosi per lo sviluppo economico» (p. 282). Più in generale, rilevo che vi è un’ampia convergenza di vedute con la sua analisi, soprattutto dove si riconosce agli strumenti d’intervento automatici e non discrezionali (che hanno il vantaggio di tagliare fuori sia la burocrazia, sia l’attività di lobbying) una maggiore efficacia nel sostenere lo sviluppo economico locale. Concordo inoltre che debito pubblico, mafia e camorra hanno giocato e tuttora giocano un ruolo negativo importante, e tuttavia non decisivo, nell’ostacolare il processo di sviluppo (tutti argomenti peraltro ricorrentemente richiamati nella letteratura sul Mezzogiorno).
L’unico aspetto sul quale apparentemente sembrerebbe non esservi concordanza di analisi riguarda l’influenza degli incentivi fiscali sugli investimenti esterni.
JEL Codes: E62, R58
Keywords: Fiscal Policy, Policy, Regional Development, Regional, Tax
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