Da Versailles a Bretton Woods e ai giorni nostri: errori storici e modelli ancora attuali per un sistema monetario internazionale sostenibile

Autori

  • Angelo Federico Arcelli Center for International Governance Innovation, Waterloo (ON), Canada, e Università G. Marconi, Roma
  • Rainer Stefano Masera Università G. Marconi, Roma
  • Giovanni Tria Università di Tor Vergata, Roma e Center for International Governance Innovation, Waterloo (ON), Canada

DOI:

https://doi.org/10.13133/2037-3651/17675

Abstract

Vi è un parallelo tra i meccanismi monetari che erano stati definiti nella Conferenza di pace di Versailles (1919) e quanto concluso alla Conferenza di Bretton Woods (1944). A Versailles si decise per un graduale ritorno al gold standard, cosa che avvenne in quasi tutti i paesi entro la metà degli anni ’20. A Bretton Woods, la scelta fu quella di un sistema monetario internazionale asimmetrico e ancorato a un dollaro, convertibile in oro, che, in tal modo, si affermava come la moneta internazionale di riferimento. Con la fine del sistema di Bretton Woods, con lo sganciamento del dollaro dalla convertibilità in oro decisa dal presidente Nixon il 4 agosto 1971, e più significativamente negli anni più recenti, si è sviluppato, a livello internazionale, un vasto dibattito sulla possibilità di uno strumento valutario da utilizzare per il regolamento di posizioni tra stati e banche centrali in caso di necessità.

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Pubblicato

2022-01-27

Fascicolo

Sezione

Articoli