Piccola Europa, grandi manovre. L’industria italiana, i Trattati di Roma e il giallo di Milano capitale europea (1957-1958)

Autori

  • Raffaella Regoli

Parole chiave:

MEC, Euratom, Trattati di Roma, Confindustria, stampa, Milano candidata a capitale europea

Abstract

Tra il 1956 e il 1957, gli organi di stampa legati al grande capitale celebrano il festina lente degli industriali verso la costituzione della “piccola Europa”. La marcia forzata verso Mec ed Euratom colse infatti “di sorpresa” la classe imprenditoriale italiana, che si affrettò ad addentrarsi nel dibattito per tentare di esercitare la propria influenza. In tale quadro, mutevole e convulso, Confindustria, nel tentativo di conservare lo status quo politico, nonché perennemente aggrappata ai propri privilegi e in scontro permanente con l’industria pubblica, si rese complice del più grosso boicottaggio politico dell’epoca: quello di Milano a capitale d’Europa. Il “suicidio assistito” del capoluogo lombardo è un’impietosa istantanea sulle divisioni, ambizioni, poteri “nascosti” della classe imprenditoriale italiana di quegli anni. Dalla lettura dei fenomeni nuovi emersi nel corso di questo lavoro, si aprono possibili linee di sviluppo per future ricerche.

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Pubblicato

2022-03-02

Fascicolo

Sezione

Saggi e ricerche