Cani d’Europa di Al’herdBacharėvič: un 1Q84 bielorusso?

Autori

Parole chiave:

letteratura bielorussa, lingua bielorussa, fiction europea

Abstract

L’articolo presenta una riflessione su Cani d’Europa (2017), l’opera maggiore di Al’herd Bacharėvič, una riflessione che si apre con un’introduzione sulla biografia e sulla carriera letteraria dell’autore. Entrambe si sono sviluppate intrecciandosi con la storia della Bielorussia tardo-sovietica, democratica post-sovietica e autoritaria di oggi e con il destino della lingua bielorussa, soppressa nell’Unione Sovietica, rianimata nella prima metà degli anni ’90 e ora nuovamente emarginata. Il romanzo in questione riguarda tanto il momento presente e il futuro della Bielorussia e dei bielorussi, quanto l'Europa delle libertà individuali e la sua antitesi nella forma dell'autoritario Reich russo. La lingua bielorussa e la capacità di fare scelte individuali sono indicativi della democrazia e delle libertà civili, completamente soppresse nell'odierna Bielorussia e Russia.

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Pubblicato

2021-12-23

Fascicolo

Sezione

Belarus' europea