Settant'anni di studi polonistici sulle pagine di "Ricerche slavistiche"

Abstract

L'articolo si propone di analizzare i contenuti della prima e della nuova serie della rivista accademica "Ricerche slavistiche" dalla sua fondazione al 2021, allo scopo di individuare e definire le linee di sviluppo della ricerca polonistica in Italia. L'analisi permette di indicare le principali direttive ermeneutiche della prima fase di vita della rivista negli studi sulla letteratura polacca antica e sui rapporti letterari tra Italia e Polonia. In una prospettiva diacronica, è possibile assistere alla trasmissione dei valori e delle convinzioni del grande slavista Giovanni Maver alle successive generazioni di polonisti italiani. "Ricerche slavistiche" rifletteva infatti la sua profonda convinzione che gli studi polacchi non potessero prescindere dal grande patrimonio storico e culturale del Commonwealth polacco-lituano. Il fondatore della rivista credeva nel carattere costitutivamente ibrido e composito della cultura polacca, un fertile e complesso melting pot, un terreno di incontro, scambio e dialogo tra il mondo latino e bizantino, germanico e slavo, dove per molti secoli si sono sviluppati prodotti e valori della civiltà europea, spesso ancora poco conosciuti.