I legami di Roman Jakobson con la stampa tedesca praghese. Il caso “Prager Presse”

Autori

  • Martina Mecco Sapienza Università di Roma

Parole chiave:

Roman Jakobson, “Prager Presse”, Czechoslovakia, Structuralism, Symbolism

Abstract

Questo articolo esamina il coinvolgimento di Roman Jakobson nella "Prager Presse", un giornale in lingua tedesca pubblicato in Cecoslovacchia negli anni tra le due guerre (1921-1939). Mentre il periodo di Jakobson in Cecoslovacchia (1920-1939) è stato oggetto di numerosi studi, i suoi contributi ai periodici, in particolare a quelli in lingua tedesca, sono rimasti in gran parte inesplorati. L'indagine sulla collaborazione di Jakobson con la stampa tedesca contribuisce anche a una comprensione più profonda del significato del suo periodo iniziale di emigrazione, precedente a quelli in Scandinavia e negli Stati Uniti. La prima parte di questo lavoro contestualizza la nascita e l'evoluzione dei periodici in lingua tedesca, evidenziando l'internazionalizzazione dell'ambiente culturale cecoslovacco. Si presta molta attenzione a questi periodici come piattaforme per l'esplorazione dello sviluppo degli studi slavi durante gli anni tra le due guerre. Successivamente, l'articolo approfondisce le caratteristiche principali della "Prager Presse", facendo luce sulla sua fondazione e sulla sua crescita. Particolare attenzione è dedicata agli intellettuali di spicco coinvolti nella redazione, ovvero Arne Laurin, il capo redattore, e Antonín Stanislav Mágr. In questo contesto, viene esaminata la sfida di individuare con precisione l'inizio del sodalizio di Jakobson con il giornale, rivelando che è precedente alla data comunemente citata del 1925 che si trova nei documenti accademici. Inoltre, l'analisi delinea anche un caso di antisemitismo di cui Jakobson fu vittima nei primi anni Venti. Viene presentata l'attività di Jakobson nel giornale, concentrandosi sui generi utilizzati (recensioni, articoli celebrativi o necrologi) e sugli argomenti analizzati, come T. G. Masaryk. La sezione conclusiva è dedicata all'analisi della recensione di Jakobson alla monografia di Naděžda Melniková-Papoušková sul simbolista russo Aleksander Blok (1925), che funge da esempio illustrativo dei suoi scritti pubblicati sul giornale. L'analisi della recensione di Jakobson mette in luce alcune caratteristiche tipiche della sua scrittura pubblicistica, tra cui la deviazione dai formati convenzionali delle recensioni e l'interesse per argomenti specifici, come la ricezione della cultura russa all'estero.

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Pubblicato

2024-03-26

Fascicolo

Sezione

Strani legami. A proposito della convivenza di lingue e culture nell’Europa centrale e orientale