Giovanna Brogi e gli studi ucraini

Abstract

In questo articolo si offre una panoramica del contributo sostanziale di Giovanna Brogi al campo degli studi ucraini. Sostengo che il suo interesse per la letteratura, la lingua e la cultura ucraina si sia sviluppato organicamente dal suo precedente coinvolgimento scientifico nello studio della storiografia rinascimentale polacca e dell'epistolografia medievale slava orientale. Questo l'ha portata dapprima a esaminare la persistenza di motivi medievali durante il periodo barocco nelle terre slave orientali (compresa l'Ucraina) e la corrispondenza tra influenti intellettuali ucraini della prima età moderna come Dmytro Tuptalo e Stefan Javors'kyj. Dallo studio di questi fenomeni isolati negli anni Novanta, nei primi anni Duemila è passata a un'indagine approfondita della cultura ucraina della prima età moderna come sistema con leggi e caratteristiche peculiari. Secondo l'innovativa interpretazione di Brogi, la cultura ucraina della prima età moderna costituisce un sistema caratterizzato da plurilinguismo, multiculturalismo e pluralità di codici letterari, da studiare con un approccio pluralistico che tenga conto della sua diversificazione quasi "ontologica". Secondo Brogi, proprio la creazione di un sistema pluriculturale e plurilinguistico - un fenomeno che spesso sfugge alle categorie euristiche degli studiosi contemporanei - rappresenta l'essenza della prima Ucraina moderna. Come altre culture "polisistemiche" studiate dal teorico culturale israeliano Itamar Even-Zohar, l'Ucraina ha usato la sua diversità come antidoto contro le forze esterne (culturali, religiose e politiche) che minacciavano la sua esistenza. L'importanza teorica dell'approccio di Brogi non può essere sopravvalutata. In un momento in cui la necessità di superare le tradizionali prospettive russocentriche (o polonocentriche, se è per questo) è più acuta che mai, esso può portare a risultati innovativi anche nello studio dell'Ucraina moderna e contemporanea.