La questione coloniale in Africa (1920-1939)
DOI:
https://doi.org/10.13133/2723-9489/1425Parole chiave:
Comintern, Panafricanismo, Africa, Questione coloniale, Imperialismo, Anticolonialismo, RazzismoAbstract
L’Internazionale comunista affronta la questione coloniale prendendo spunto dall’analisi di Lenin dell’imperialismo e dalle sue linee guida, ma l’attenzione sul continente africano sembra essere inizialmente lasciata alle sezioni comuniste nei paesi capitalisti. Con il sorgere del panafricanismo negli Stati Uniti, in Europa e con le sue ramificazioni in Africa, il tema del rapporto tra classe e razza assume importanza a Mosca, dove il Comintern sta affrontando le trasformazioni della leadership rivoluzionaria e dei suoi obiettivi primari. Lo scontro frontale con il capitalismo richiede una maggiore attenzione sul mondo coloniale, un’analisi dettagliata delle sue particolarità e la costituzione di network politici o sindacali dedicati ai movimenti anticoloniali africani. Nonostante l’impegno dei quadri cominternisti, il dialogo con le realtà antimperialiste si scontra con l’influenza crescente dello stalinismo, con le tensioni interne e con l’ascesa dei fascismi in Europa, ridisegnando le priorità del comunismo internazionale. Proprio il frontismo antifascista, l’impatto della guerra d’Etiopia sull’opinione pubblica e la sudditanza del Comintern agli interessi sovietici segnano la fine dello stretto legame tra il panafricanismo radicale e la Terza Internazionale.
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- 2022-09-15 (2)
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