Tra energia e dati. Come cambiano geopolitica e geoeconomia lungo un’infrastruttura
DOI:
https://doi.org/10.13133/2784-9643/18463Parole chiave:
Nord Italia, geoeconomia, geografie operazionali, oleodotto Transalpino, cibersicurezzaAbstract
Alcune funzioni territoriali “tecniche” incise nello spazio del Nord Italia – territori manifatturieri, piattaforme logistiche, porti, impianti di combustione e produzione di energia, oleodotti, raffinerie – restituiscono una complessa stratigrafia di reti e assemblaggi di attori che scrivono e riscrivono le proprie strategie a molteplici scale. La geografia trans-frontaliera costruita nel tempo attraverso e intorno all’Oleodotto TAL e al porto di Trieste risulta di grande interesse. Il caso ci restituisce un tentativo (non semplice, né lineare) di rescaling a livello locale delle geoeconomie internazionali, nazionali e regionali e degli interessi economici. Le considerazioni svolte nel contributo conducono a evincere profili di complessità e di materialità del nesso tra spazi e poteri – istituzionali, economici delle multiutility e delle lobbies, in particolare –, che studi confinati alla scala municipale, provinciale e regionale, da un lato, ed estesi alla scala nazionale ed europea, dall’altro, non possono spiegare.
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