Contributo alla standardizzazione dei nomi geografici nel mondo

Autori

  • Marisa Malvasi Già professore a contratto presso Università Cattolica del Sacro Cuore-Milano.
  • Giulio Bianchi

DOI:

https://doi.org/10.13133/2784-9643/17932

Parole chiave:

toponimi, scrittura, pronuncia

Abstract

La standardizzazione dei toponimi, cioè la scelta di un nome, per ogni luogo, che sia aderente alla pronuncia locale e, insieme, venga proposto come ufficiale, probabilmente deve sdoppiarsi. Esistono Stati che già usano l’alfabeto latino e altri che usano altri alfabeti, letterali o sillabici, oppure, com’è noto, scritture non alfabetiche. Dal nostro punto di vista di Europei, è ovvio puntare su elenchi di toponimi redatti in caratteri latini. Ne faremo alcuni esempi.

In realtà, assieme all’uso di termini standard, occorrerà sempre anche un diverso elenco, che comprenda i rimandi da certe grafie correnti a quella divenuta ufficiale. E si andrà da piccoli aggiustamenti della grafia usuale, e talvolta insoddisfacente, a esonimi molto lontani dal nome attuale e ufficiale. Questo secondo elenco potrà contenere anche la corrispondenza di nomi storici, ad esempio di 2000 anni fa, e quelli attuali. Anche i nomi già ufficialmente noti in caratteri latini devono essere pronunciati in modo adeguato. Tutte le lingue vorrebbero realizzare la corrispondenza “un segno-un suono”, ma solo alcune lingue, ci si avvicinano, mentre per altre quella corrispondenza è quasi utopica. Ci può essere presenza di lettere mute, e in altri casi, più numerosi, di segni diacritici, spesso trascurati, per quanto spesso indispensabili, non sempre disponibili per la stampa e, quindi, ingiustamente evitati.

Biografia autore

Marisa Malvasi, Già professore a contratto presso Università Cattolica del Sacro Cuore-Milano.

Laureata, nel 1974, in Materie Letterarie, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con una tesi dal titolo "La Valle Imagna. Evoluzione del popolamento dal 1861 in poi e le sedi abbandonate", ha collaborato nell'ambito della geografia come laureata interna, cultrice della materia, addetta alle esercitazioni, professore a contratto di didattica della geografia, laboratorista alla Scuola di Specializzazione per l'Insegnamento secondario, laureata frequentatrice.

I suoi interessi erano inizialmente rivolti alla didattica della geografia, coniugando l'esperienza maturata nella Scuola Media inferiore con quella universitaria, ma poi si sono orientati verso altre direzioni. Infatti, è molto attratta da ciò che non è ancora stato sperimentato in Italia, come, negli anni Ottanta, il videoregistratore e le sue applicazioni nell'insegnamento, o, negli anni Novanta, il computer e la diffusione di Internet nel nostro Paese attraverso i provider.

Le sue pubblicazioni spaziano dalla didattica della geografia alla geografia antropica, alla geografia economica, alla geografia del turismo, al termalismo, alla geografia medica, ai movimenti migratori e alle esigenze dei nuovi venuti, al cineturismo, ai cammini, ai grandi eventi, alla riscoperta delle tipicità locali, ai fenomeni dell'abbandono, al paesaggio sonoro, alla tutela del paesaggio, alla letteratura di viaggio ed altro ancora.

Nel 2014, ha conseguito all'unanimità l'idoneità a professore di prima fascia per il settore disciplinare 11/B1-Geografia.

 

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Pubblicato

2023-01-07

Fascicolo

Sezione

Articoli