La lunga storia de Le avventure del buon soldato Schweyk dal romanzo al teatro (1920-1943)
DOI:
https://doi.org/10.13133/2239-1983/18073Abstract
Tra il 1920 e il 1923 esce a puntate in Cecoslovacchia il romanzo satirico incompiuto di Jaroslav Hasek Le avventure del buon soldato Schwejk durante la guerra mondiale. Il protagonista è un eccentrico personaggio praghese che grazie alla sua eccessiva obbedienza e alla sua aria da idiota, vagando da un reggimento all’altro senza mai raggiungere il fronte, riesce a sopravvivere rivelando la cattiva amministrazione dell'esercito austro-ungarico e l’assurdità e atrocità della guerra.
Nel 1926, il romanzo viene tradotto in tedesco e ha grande successo in Germania. Piscator decide di portarlo in scena, ma i diritti erano già stati acquistati nel 1927 da Max Brod (lo scrittore ceco amico di Kafka) che aveva scritto una riduzione teatrale insieme all’autore satirico Hans Reimann. Il loro testo non piace a Piscator che partendo da un’invenzione scenica – mettere in scena direttamente il romanzo su un tapis-roulant – chiama attorno a sé un collettivo di scrittori (Brecht, Gasbarra, Lania) perché scrivano una diversa versione scenica attingendo direttamente al romanzo e solo parzialmente alla riduzione di Brod e Reimann. Poiché per questione di dirittti quando lo spettacolo di Piscator va in scena viene mantenuto in locandina il nome di Brod e Reimann, nasce una significativa polemica tra Brod e Piscator incentrata sul confronto tra teatro drammatico e teatro epico di cui le loro diverse versioni del romanzo di Hasek erano un esempio.
Nel 1943, in piena seconda guerra mondiale, quando è in esilio in America, Brecht ritorna a interessarsi al romanzo di Hasek e scrive una pièce adattandone il tema all’attualità: Schweyk nella seconda guerra mondiale.
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- 2022-06-28 (2)
- 2022-06-28 (1)
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