I classici in partibus infidelium. Carena traduttore tra felicità e peccato
DOI:
https://doi.org/10.13133/2239-1983/18795Abstract
Carlo Carena è stato per decenni il traduttore dei testi classici Einaudi. Nonostante la sua affermazione che l'opera tradotta conta più del traduttore, la scelta degli autori da tradurre (soprattutto Plutarco e Agostino) delinea lo sviluppo di una traiettoria molto personale. Infatti, gli autori antichi sono letti alla luce di un cristianesimo inquieto, alimentato dalla lettura di Agostino, Montaigne e Pascal. Questo saggio indaga la prima metà della produzione di Carena come traduttore (1956-1992), mettendo in luce il progetto culturale che integra ambiziosamente mondo antico e mondo moderno in nome di profondi valori etici e spirituali. Attraverso la traduzione di biografie antiche, il traduttore parla anche di sé e della sua visione del mondo.
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