L’apocalisse dell’identità bianca: una lettura decoloniale di July’s People di Nadine Gordimer
DOI:
https://doi.org/10.13133/2239-1983/18796Abstract
Questo articolo si propone di fornire una lettura decoloniale del romanzo apocalittico di Nadine Gordimer La gente di luglio (1981). Attraverso l'analisi del collasso del concetto di bianchezza a livello spaziale, identitario e linguistico, questo articolo dimostra che Gordimer sfida le narrazioni apocalittiche futuristiche mainstream, che tendono a celebrare i personaggi bianchi come salvatori del mondo, mentre gettano i personaggi indigeni sullo sfondo senza voce o come "una minaccia che chiede di essere contenuta". Concentrandosi su un immaginario periodo di interregno, Gordimer mette anche in evidenza nuovi percorsi per il soggetto bianco che deve prepararsi ad abbracciare l'incerto futuro del nuovo ordine politico degli indigeni neri.
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