Il capodanno tra gli Nzema del Ghana: festa della comunità o del potere?
Abstract
Il kundum, la celebrazione del capodanno, è per gli Nzema del Ghana la principale ricorrenza festiva. Oltre ad avere un valore religioso e rituale questa festa ha un importante significato politico che si esprime nella riaffermazione periodica del primato spirituale e morale dell'omanhene, il capo supremo degli Nzema. Questo articolo nasce dall'occasione fortuita avuta dall'Autore di poter assistere a un'assemblea pubblica nel palazzo dell'omanhene a Benyinli, la capitale dello Nzema occidentale, in cui erano appunto in discussione le modalità di organizzazione della festa ormai imminente.
I contrasti sorti nel corso della discussione in seno all'assemblea, come cerca di dimostrare l'Autore, al di là del loro aspetto contingente riassumono in sé la complessa dialettica sottostante i rapporti tra la popolazione della capitale e gli abitanti dei villaggi, tra autorità centrale e autorità periferiche. Questi contrasti infatti si riallacciano a tensioni che investono un po' tutta la società nzema e che hanno laloro radice nella convivenza non sempre agevole all'interno dello stesso sistema sociale di due forme di governo diverse, una basata sulle comunità di villaggio e sui lignaggi matrilineari, e una basata su un apparato politico centralizzato. In questi ultimi anni inoltre le tensioni e i contrasti si sono particolarmente acuiti in seguito ai mutamenti economici e ai processi di inurbamento, e a questo riguardo la fase preliminare della festa e la sua stessa gestione costituiscono un ottimo campo di osservazione, un campo che consente non solo di cogliere in modo unitario i nuovi fermenti che agitano la società nzema, ma anche di riconsiderare sotto nuova luce i meccanismi d'integrazione sociale attivi nelle feste di questo tipo, e di verificarne i limiti.