Gli Akkà del Miani: una storia etnologica nell'Italia di fine secolo (1872-1883). Parte prima: dall'Africa selvaggia all'Europa degli scienziati (1872-1874)

Autori

  • Sandra Puccini

Abstract

Nel 1875, durante un'esplorazione africana, moriva Giovanni Miani lasciando in eredità alla Regia Società Geografica Italiana due giovanetti Pigmei, Thibeau e Kerallà, schiavi acquistati alla corte del re del Monbuto. Essi sono i primi rappresentanti della loro razza ad essere visti ed osservati dagli antropologi europei: in particolare, da R. Owen, E. Cornalia, G. Schweinfurth, C. Correnti, F. Tocco, A. Zannetti, P. Mantegazza, E.H. Giglioli. In questo articolo sono passati in rassegna i momenti più significativi del viaggio che, a tappe successive, condurrà i due Pigmei alla loro definitiva dimora italiana: la casa trevigiana di Francesco Miniscalchi Erizzo, vice-presidente della Società Geografica. Attraverso l'analisi degli esami compiuti sui due Pigmei da alcuni dei maggiori etno-antropologi italiani di questo periodo, vengono messe in luce caratteristiche, qualità, componenti ideologiche presenti nello statuto e negli atteggiamenti conoscitivi della nascente antropologia scientifica.

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Pubblicato

2019-11-30

Come citare

Puccini, S. (2019). Gli Akkà del Miani: una storia etnologica nell’Italia di fine secolo (1872-1883). Parte prima: dall’Africa selvaggia all’Europa degli scienziati (1872-1874). L’Uomo Società Tradizione Sviluppo, 8(1). Recuperato da https://rosa.uniroma1.it/rosa03/uomo/article/view/15998

Fascicolo

Sezione

Articoli