Des ancêtres aux nouveau-nés: les pains de la Saint-Quarante

Autori

  • Assia Popova
  • Marianne Mesnil

Abstract

I pani approntati nei Balcani per la "Saint-Quarante" (festa dei 40 martiri, 9 marzo) ci pongono un vero enigma: si constata infatti uno scarto di senso tra le designazioni verbali e le designazioni figurative. Come spiegare infatti che dei pani a forma di serpente e di bambino vengono chiamati "cavallino"? In realtà la risposta sembra essere legata alla concezione del tempo e del calendario. Ed infatti, avvicinando la "Saint- Quarante" ad un'altra festa del calendario, la "Saint-Théodore" (festa mobile celebrata il 6° giorno di Quaresima), ritroviamo i nostri pani del 9 marzo, sotto il segno equestre del santo cavaliere che si rivela essere anche il guardiano del sole in quel momento equinoziale. L'accostamento dei pani legati a queste due date indica come gli scarti sistematici tra le parole e le cose significate sono in rapporto diretto con lo scarto temporale tra le due feste appartenenti a due cicli allogeni.

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Pubblicato

2019-12-03

Come citare

Popova, A., & Mesnil, M. (2019). Des ancêtres aux nouveau-nés: les pains de la Saint-Quarante. L’Uomo Società Tradizione Sviluppo, 3(1). Recuperato da https://rosa.uniroma1.it/rosa03/uomo/article/view/16118

Fascicolo

Sezione

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