Mboga e masika
Ordini culinari e disordini atmosferici tra le foglie commestibili in Tanzania
Parole chiave:
Tanzania, verdure a foglia, cambiamenti climatici, mercati, incertezzaAbstract
Nel contesto di politiche agricole neo-liberiste in Tanzania, la commercializzazione di nuovi prodotti agricoli e l’enfasi sull’accesso ai mercati fuori dall’ambito locale ha causato un’inevitabile erosione dei cultivar e un rapido indebolimento delle pratiche agricole storicamente presenti. In contesti semi-aridi come la regione di Dodoma, le scelte alimentari hanno da sempre contribuito a rafforzare le strategie nell’affrontare l’erraticità della stagione delle piogge (masika) e i cambiamenti atmosferici. L’analisi degli ordini culinari e dei disordini atmosferici dalla prospettiva della filiera delle verdure a foglia (mboga) permette di aprire nuovi scenari interpretativi che riescono a connettere le forme di potere e dipendenza ai saperi agricoli locali, le competenze nel «leggere» il cielo, i ruoli familiari in ambito nutrizionale, gli interscambi fiduciari e le relazioni di genere in ambito commerciale. I saperi del cibo, accompagnamento dell’ugali, sono anche necessariamente dei saperi della masika e delle sue nuove irregolarità e incertezze all’interno del processo di surriscaldamento globale: la diversificazione colturale e la valorizzazione di molteplici foglie sono da sempre forme di «resilienza ai cambiamenti climatici», dal momento che qui da sempre la masika è fonte di incertezza come di relativa abbondanza ed è stata al centro delle stesse strutture politiche e rituali del passato.