I’m a Barbie girl

Appunti per un’antropologia della bellezza

Autori

  • Chiara Pussetti

Parole chiave:

genere, corpo, bellezza, chirurgia plastica, metodologie sperimentali

Abstract

Nella società neoliberale euro-americana in cui viviamo, la bellezza è importante. La nostra immagine condiziona le nostre possibilità sociali e opportunità professionali. Costruisce la nostra identità personale, modella la nostra soggettività, simbolizza e produce significati individuali e collettivi. In quest’articolo presento riflessioni teoriche sulla bellezza come capitale, basate sulla ricerca etnografica che ho svolto negli ultimi cinque anni nell’area metropolitana di Lisbona con donne con età compresa tra i diciotto e i sessantacinque anni, usando la bambola Barbie come ispirazione, modello e metodologia di ricerca. Pensare ai modi in cui (ri)facciamo il nostro corpo nell’attuale contesto neoliberale, significa non solo esaminare desideri, immaginari e tecnologie di miglioramento estetico, ma anche riflettere sul valore economico e sociale della bellezza e considerare come, in un clima di estrema competizione, la corsa verso la perfezione conferma e rafforza strutture di disuguaglianza, differenziazione e discriminazione preesistenti.

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Pubblicato

2024-06-24

Come citare

Pussetti, C. (2024). I’m a Barbie girl: Appunti per un’antropologia della bellezza. L’Uomo Società Tradizione Sviluppo, 13(2), 39–76. Recuperato da https://rosa.uniroma1.it/rosa03/uomo/article/view/18820

Fascicolo

Sezione

Articoli