Anthropology to the rescue: hoax and reality in development studies
Abstract
Una dura critica all’approccio definito “Analisi dell’impatto sociale” o “Analisi del benessere sociale”, sorto recentemente nel campo dell’antropologia dello sviluppo, e avanzata da Gutkind in questo saggio.
L’autore considera lo “sviluppo”, a cui con confuso liberalismo si rivolge l’interesse degli antropologi, estraneo alle masse beneficiarie. La logica capitalistica e gli obiettivi capitalistici sono mascherati sotto iniziative e opportunità locali. Condanna quindi l’ideologia dello sviluppo che finora ha ispirato gli obiettivi delle politiche di sviluppo adottate nel Terzo Mondo e denuncia il coinvolgimento degli antropologi, quali professionisti dello sviluppo, in questo “gioco”. Addirittura aberrazioni sono definite dall’autore i concetti proposti dall’ “Analisi dell’impatto sociale”, ultimo prodotto di quell'ideologia dello sviluppo che egli ulteriormente condanna in quanto riflette l’ideologia del professionalismo, del carrierismo, dell’intellettualismo di falsa tradizione umanistica.
Gutkind propone quindi di affrontare i problemi relativi allo sviluppo dei paesi del Terzo Mondo con una prospettiva radicalmente diversa, attraverso cioè concettualizzazioni e metodologie proprie della storia sociale. Solo l’approccio della storia sociale con impostazione marxista permette una valutazione ed un’analisi degli effetti dell’incorporazione di paesi a basso reddito in un sistema complesso dominato dal capitalismo. Solamente adottando un orientamento storico sociale si può far luce su questi importanti problemi, offuscati invece da modelli come le “Analisi di impatto sociale”, garantendo inoltre la sopravvivenza dell’antropologia altrimenti destinata a scomparire.