La memoria del “distante”: i massacri nazi-fascisti nei racconti dei sopravvissuti di paesi diversi

Autori

  • Francesca Cappelletto

Abstract

Viene analizzato un corpus di testimonianze di sopravvissuti alle stragi naziste in due comunità ex-mezzadrili della Toscana con lo scopo di analizzare forme e contenuti della memoria a cinquant'anni dagli eventi. La ricerca si colloca nel contesto teorico dell'antropologia cognitiva e si basa sulla comparazione delle narrative di due paesi che presentano analogie e differenze nei modelli socio-economici. Viene sviluppata l'ipotesi che i modi di elaborazione e trasmissione della memoria siano in relazione all'identità sociale dei gruppi portatori della memoria.

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Pubblicato

2019-12-03

Come citare

Cappelletto, F. (2019). La memoria del “distante”: i massacri nazi-fascisti nei racconti dei sopravvissuti di paesi diversi. L’Uomo Società Tradizione Sviluppo, 9(1/2). Recuperato da https://rosa.uniroma1.it/rosa03/uomo/article/view/16126

Fascicolo

Sezione

Articoli