Teoria dei mercati dei capitali e concentrazione della proprietà delle imprese.
DOI:
https://doi.org/10.13133/2037-3651/12630Abstract
Nell’articolo si dimostra che l’impresa a proprietà diffusa è in grado di finanziarsi mediante emissione di nuopve azioni a condizioni più favorevoli dell’impresa a proprietà concentrata, e quindi è avvantaggiata nella espansione sia mediante acquisizioni sia mediante nuovi investimenti. I criteri per l’accettazione di nuovi investimenti variano a seconda della struttura della proprietà dell’impresa. E si dimostra anche che, laddove il sistema istituzionale consente utili di controllo molto elevati, il prezzo offerto dal mercato per le azioni di un’impresa può essere talmente basso da indurre il proprietario a non cedere se non quote minoritarie. Si crea cosi una “trappola” che impedisce l’evoluzione del tipo d’impresa a proprietà concentrata al tipo a proprietà diffusa.
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